sabato 1 aprile 2017

"Baciami con i baci di tua bocca" , ovvero Il Bacio di Klimt

Gustav Klimt , Il bacio, 1907-1908, olio e foglia d'oro su tela, cm 180 x 180, Vienna , Osterreichische                                                                       Galerie Belvedere

Che anni quegli anni!
In una Vienna che regala gli ultimi colpi -elegantissimi - di coda di quella che è davvero la finis Austriae , Klimt è il protagonista assoluto.
Nel 1908 si inaugura la Kunstschau Wien , enorme spazio espositivo all'interno del Konzerthaus nel quale si sarebbero celebrati i sessanta anni di regno dell'imperatore Francesco Giuseppe I.
E' Klimt che pronuncia il discorso inaugurale e afferma: " Noi definiamo artista  non solo chi crea ma anche chi sa godere quanto è stato creato, rivivendo con la sua sensibilità l'atto creativo e conferendo così all'opera d'arte una dignità nuova"
      (da G.Klimt,, Lettere e testimonianze, a cura di E. Pontiggia, Milano 2005)
Insomma , il pittore viennese che vive davvero  il periodo più felice, è consapevole del proprio status artistico che anche il Governo gli riconosce.

Il bacio  fu esposto per la prima volta proprio in tale occasione e fu la "stella " dell'evento, tanto che il Ministero della Cultura lo acquistò per 25.000 Corone.

In un evanescente fondo oro ottenuto con foglie del materiale prezioso, due amanti si scambiano gesti d'affetto.
L'uomo sovrasta la donna che invece si abbandona totalmente al bacio . Gli occhi sono chiusi, le mani di lei le pensiamo posate in corrispondenza del cuore dell'uomo.
Egli ha i piedi ben saldi per terra, o meglio su un prato fiorito di botticelliana memoria  ( e si ricordi che proprio qualche anno prima, nel 1893 , Aby Warburg aveva fatto scoprire all'occidente  , le opere del pittore fiorentino che fino ad allora non erano affatto note)
La donna invece è in ginocchio, coi piedi al di fuori della nuvola fiorita; è come se lei fluttuasse in un sogno a colori
I colori, ecco.
Certo, l'oro.
E sì, è vero, Klimt era stato a Ravenna e aveva ammirato i mosaici luminosi e cangianti di san Vitale, ma non è vero che questo è il periodo aureo.
Klimt ha sempre amato l'oro, sinonimo di ricchezza e misticismo; si veda per esempio
G. Klimt, L'antico Egitto, 1891-92, decorazione del salone centrale del Kunsthistorisches Museum,                                                                                 Vienna

o la prima versione (1901) della Giuditta , conservata anche questa al Belvedere di Vienna : oro a profusione anche nella cornice a sbalzo, opera del fratello Georg
Quindi oro
Però le vesti dell'uomo e della donna sono diverse; se per l'uomo Klimt utilizza solo il bianco e il nero racchiusi in spigolose forme, per la donna al contrario , tutti i colori sono utilizzati e i ricami dell'abito disegnano linee sinuose.
E' come se Klimt ci mostrasse i due modi diversi di amare : quello della donna ,totalizzante e fortissimo nelle passioni.
Quello dell'uomo, razionale anche nel momento del bacio e dunque dell'abbandono.
E mi son sempre domandata per questo dipinto in particolare ma anche per tutte le opere famose che celebrano l'incontro delle labbra (da Amore e Psiche di Canova al Bacio di Rodin) : GLI UOMINI BACIANO CON GLI OCCHI APERTI ?



                                                               Forse la risposta è si

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