martedì 8 ottobre 2013

Il "problema" decorativo del frontone . Piccolo sunto dal Becatti (grazie di esistere)

Buon vecchio Giovanni Becatti, con il suo manuale L'arte dell'età classica......
VII secolo a. c. I greci hanno codificato il loro tempio e il loro ordine dorico, bello  "maschio ed eroico", ma...
Ma come arrivare alla soluzione ottimale per riempire lo spazio triangolare sopra l'entrata del  tempio a est e sopra l'opistodomos a ovest?
Lo spazio è angusto e rende difficile l'inserimento di una scena figurata con una composizione organica
La soluzione perfetta? Solo con Fidia, ovviamente
Prima di lui si procede per gradi
  • nel primi del VI sec.a.C. lo spazio è riempito da bassorilievi in poros e pietra
  • dalla metà del VI sec. ecco il marmo!
  • All'inizio sui frontoni erano posizionate maschere apotropaiche, poi finalmente arrivano le storie del mito

Al mondo favoloso dei mostri subentra quello narrativo del mito

PRIMA TAPPA :Corfù (colonia di Corinto) dove nel 585 ca a.C. sorge il Tempio di Artemide

Nel frontone l'artista ha posto al centro NON il gorgoneion (presente per es. a Selinunte, Gela, Locri) ma la Gorgone a tutta altezza accompagnata a destra e sinistra dai suoi figli nati dalla testa recisa, Pegaso e Crisaore
Poi ancora la accompagnano due felini araldici (e ci vengono in mente le leonesse di Micene) che inquadrano la scena e separano i due gruppi -piccoli- mitologici con Zeus e il gigante a destra e Neottolemo che uccide Priamo a sinistra.
Lo scultore corinzio così riempie lo spazio e nel nodo serpentino che fa da cintura a Gorgone, si coglie la raffinatezza compositiva dell'artista.

SECONDA TAPPA: frontone in poros del tempio di Atena Poliàs sull'Acropoli, del 565 a.C. , quel tempio distrutto dalla furia persiana e ritrovato nella Colmata .
Atene cosa  viveva in questo periodo?  Le riforme di Solone, lìavvento di Pisistrato  (560 a.c.) , la fondazione di feste che fanno da collante, quali le Panatenee e le feste dionisiache.
E qui il massimo tempio raffigurava la lotta tra il razionale e l'irrazionale: leoni e elonesse abbrancano e azzannano tori in uno schema araldico e una creatura a tre teste riempie lo spazio stretto del frontone e dall'altra parte un serpente si snoda in tutte le sue colorate spire

TERZA TAPPA : il Tesoro dei Sifni a Delfi (525 ca. a.C.)
Le sculture in marmo ormai si distaccano dal fondo e finalmente vi è un tema unico: la mitica contesa di Eracle e Apollo per il tripode delfico, con Zeus posto al centro, gerarchicamente svettante
Però poi le sculture a fianco, Apollo a sinistra, Eracle a destra, devono essere rimpicciolite
QUARTA TAPPA : Tempio di Atena Aphaia ad Egina, che risale , nella sua seconda costruzione - quella che qui ci interessa- agli inizi del V sec. a.C.
E' un tempio di perfetto equilibrio architettonico, dorico, periptero, esastilo. Poi arriverà il Partenone
E nei due frontoni, oggi conservati a Monaco, carpiti nel 1811 dai tedeschi e "restaurati" dallo scultore danese  neoclassico Bertel Thorvaldsen, FINALMENTE le figure sono a tutto tondo, completamente libere nello spazio e si articolano con studiate cadenze ritmiche nelle varie pose: dal guerriero morente  steso, all'arciere inginocchiato.

 
 
Al centro Atena- alla quale Aphaia era assimilata- e ai lati i combattenti  con gli angoli del frontone occupati dai guerrieri caduti e dalle armi abbandonate, rappresentanti le imprese  troiane degli eroi
locali: dalla ninfa Egina e da Zeus sarebbe nato Eaco, primo re dell'isola e padre di Telamone, padre di Aiace e Peleo, padre di Achille.
Poi verrà il Partenone
 

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