martedì 21 gennaio 2014

L'edificio perfetto : il Pantheon

Pantheon, ovvero luogo dedicato a tutti gli dei
Unico tempio romano rimasto intatto fino a noi, fu edificato da Marco Vipsanio Agrippa , genero di Augusto, nel 25 a. C.
Questo tempio , di cui rimangono resti nei sotterranei, aveva forma rettangolare e entrata a sud (l'attuale è a nord)
Distrutto da un incendio nell'80 d.C., fu ricostruito in forme diverse sotto l'imperatore-architetto Adriano tra il 118 e il 125 d.C.


Si è conservato pressoché intatto anche perché nel 609 fu trasformato in chiesa dedicata a santa Maria ad martyres.

Il pantheon è misura, misura, misura. E colore, colore, colore.
Diamo i numeri, su!
  • Il corpo cilindrico è 21,72 metri e così la cupola
  • in sostanza il diametro della sfera che idealmente posso racchiudere è di 43,44 metri
In esterno ci sono
  • 16 colonne corinzie (8 sul fronte del pronao, poi 4 più 4 subito dietro) in granito grigio e rosa alte 13 metri
  • Queste sostengono un frontone un tempo ornato di un rilievo in bronzo
  • Sull'architrave l'imperatore Adriano fece collocare la scritta (che rimanda alla prima fondazione)
  • originariamente il Pantheon era innalzato rispetto alla piazza, dunque la cupola NON era visibile e questo accresceva il senso di stupore in chi entrava)

Il cilindro della cella regge una cupola a intradosso (cioè non visibile dall'esterno, "schiacciata" in sostanza)
  • Questa è a  cassettoni , formata da 5 cerchi concentrici ognuno a sua volta formato da 28 lacunari via via più piccoli
  • 28 perché? Numero magico ottenuto dalla somma dei numeri dall'1 al 7 (1+2+3+4+5+6+7)
  • La cupola , nel suo innesto col cilindro, è di profondità pari ai muri della cella ed è sorretta da 8 pilastri che presentano parti vuote
Al  culmine c'è l'unica fonte di luce del tempio (a parte l'entrata), cioè l'oculo circolare del diametro di 9 metri, orlato di bronzo, che faceva filtrare la luce e creava pieni e vuoti, luci ed ombre accentuati dalle 7 nicchie, 4 a base rettangolare, 3 a semicerchio


Queste nicchie ospitavano le statue delle divinità romane e per non far torto ad alcuna di loro  i romani scelsero la pianta circolare: in fondo tutti i punti, tutte le divinità sono equidistanti dal centro!

Le nicchie inoltre presentano  2 colonne ciascuno monolitiche in giallo antico e pavonazzetto.
La luce filtrata sembra quasi rifrangersi al suolo grazie al luminoso pavimento in opus sectile  e in quattro materiali diversi : porfido, pavonazzetto(marmo bianco con venature violacee, paonazze come la coda del pavone), giallo antico e granito.

  • la grandiosità dell'edificio è dato dalla cupola che, partendo da uno spessore di 6 metri dal tamburo (in travertino) va assottigliandosi e cambia materiale meno pesante (tufo infine pomice) per arrivare a uno spessore di 1,50 metri
  • Ogni cassettone della cupola aveva al centro una rosetta bronzea dorata che doveva ricordare il firmamento
Il simbolismo cosmico pare sia dovuto ad Adriano che pare qui amministrasse la giustizia.
Cassio Dione, storico e senatore romano di lingua greca del III secolo ,affermò che :".... Il sovrano sedeva qui al centro dell'universo, un universo completamente rimodellato e controllato dal potere romano, che  discendeva direttamente dalla forza vivifica del sole, come l'oculus aperto sul mondo celeste stava a testimoniare"

Purtroppo queste decorazioni dorate , come il rivestimento bronzeo delle travi del portico, fu fatto fondere da papa Urbano VIII Barberini nel 1625 per  forgiare 80 cannoni in Castelsantangelo e le quattro colonne tortili del Baldacchino di Bernini.

Inutile dire che questo edificio fu spunto per moltissimi altri.
Qui ricordiamo Villa Capra di Palladio del 1566
la Rotonda di Thomas Jefferson all'University of Virginia del 1822-26
o il Pantheon di Parigi del neoclassico Sufflot