giovedì 2 gennaio 2014

Etruschi: Tra Grecia e Roma (Appunti veloci)

Da dove arrivano gli Etruschi? Ha importanza saperlo?
Secondo Erodoto (V sec a. C.) gli Etruschi erano giunti dalla Lidia nel XII sec a.C.
Secondo Ellanico (V sec a.C.) erano il leggendario popolo nomade dei Pelasgi
E secondo Dionigi d'Alicarnasso (I sec. a.C.) gli Etruschi erano da sempre lì
A noi basti sapere che erano un popolo  del centro Italia, nato forse dalla civiltà villanoviana nell'XI X secolo a c. , inglobato definitivamente dai Romani nel I sec a.C.

All'inizio civiltà guerriera (VII sec. a.C.) , poi i signori della guerra sono scalzati dalla classe mercantile ed infine Roma mette piede definitivamente in terra etrusca col la conquista di Veio  del 396 a.C . Roma, che fino ad allora aveva subito l'influenza etrusca (si pensi ai re Tarquini), da adesso in poi annette territori.

Ma l'arte? A differenza di quella greca, l'arte etrusca- di cui ben poco ci è rimasto- non seguiva regole precise , non aveva insomma un canone.

Intanto l'arco . Certo non è invenzione etrusca ( si usava in Mesopotamia e a Corinto ), ma gli etruschi lo utilizzano sistematicamente .
E questo passerà ai Romani
Questo è l'arco di Volterra (III -II sec a.C.) Si noti che i piani d'imposta e la chiave di volta sono decorati da tre teste, secondo alcuni divinità, secondo altri rievocano la pratica di esporre sulle mura le teste mozzate dei nemici

Poi il tempio
Nelle città etrusche era prevista un'area specifica per l'acropoli e il tempio sorgeva su un alto podio.
Le fondamenta erano in pietra, il resto della struttura era in legno (colonne e tetto), mattoni (mura) e terracotta (decorazioni)
 
 
La colonna, che Vitruvio chiama tuscanica, ha molte analogie con quella dorica anche se ha base, non ha scanalature e il capitello, formato da echino e abaco, è più minuto.
 
E poi, visto che le città dei vivi non ci sono più ( distrutte dai romani) ecco le città dei morti.
 
Gli Etruschi credevano in una vita ultraterrena ; quando nell'VIII sec a.C. gli etruschi cominciano ad abbandonare la pratica della cremazione a favore dell'inumazione, l'architettura funeraria ha grande sviluppo.
Tanti sono i tipi di tombe, e convivono tutte, non è che una tipologia soppianti un'altra.
1) Tomba a camera . Di solito è preceduta da un corridoio lungo e stretto (dromos) , con pendenza variabile. La camera, semplice, è ipogea.
2) Tomba a tumulo. Di solito è una struttura a pianta cilindrica che può essere interrata anche solo parzialmente e che sorregge una pseudocupola sostenuta da un pilastro centrale
 

 

3) tomba a dado dalla forma cubica Risalgono al VI V sec e queste tombe, costruite in superficie, sono più semplici e attestano l'ascesa di una nuova classe egemone, quella mercantile, amante di strutture più razionali, semplici e meno costose.
Tombe a dado dalla Necropoli della Banditaccia (Fine VV- inizi VI sec a.C.)
4) Tombe a edicola , Riproduce un tempietto in miniatura
Tomba a edicola detta del Bronzetto dell'offerente (530-450 a.C) , Populonia

E dentro le tombe? Tanti i canòpi, tanti i sarcofagi, tanti i dipinti su muro che riproducevano scene di vita del defunto.

Il Canòpo è un'urna cineraria formata da un vaso e un coperchio, spesso il coperchio riproduce in modo approssimativo le fattezze del defunto (se una donna , i lobi delle orecchie presentavano fori per pendenti ) . il materiale va dal bronzo alla terracotta al bucchero ( ceramica nera, sottile e leggerissima)

Canopo femminile del 630 a.C. Gli orecchini sono in argento, il canòpo in terracotta.

Ecco il Sarcofago degli sposi

Ritrovato a Cerveteri, oggi al Museo nazionale di villa Giulia a Roma, risale alla fine del VI sec. a.C. e riproduce due coniugi che stanno banchettando su un letto conviviale .
Molti i punti di contatto con l'arte ionica: dal sorriso arcaico, agli occhi allungati, dai capelli suddivisi in ordinate ciocche al piedino del letto che riproduce un capitello ionico con volute.
Ciò che di tipicamente etrusco c'è è la freschezza dei volti e il tentativo di riprodurre quasi fedelmente la fisionomia.

Tantissimi i dipinti sulle tombe.
Qui scelgo le immagini della Tomba della caccia e della pesca (530 a.C) da Tarquinia
Sulla parete di fondo è riprodotta con freschezza una scena di pesca ; su una roccia , un personaggio con una fionda cerca di colpire degli uccelli in volo.
Nella parte alta, nello spazio triangolare, . è raffigurato un banchetto a cui partecipano anche le donne (e questo ci dice della libertà di cui godeva la donna nel mondo etrusco)
 Oppure la scena dalla Tomba degli Auguri a Tarquinia (530 a.C.) ; due sacerdoti, gli auguri per l'appunto, predicono il futuro grazie all'osservazione del volo degli uccelli (e si ricordi la leggenda di Romolo fondatore !)


La porta al centro è quella che conduce all'aldilà

Tutte scene giocose e serene.
Ma la serenità termina con la conquista romana. E così nella tomba Francois (questo il nome dell'archeologo toscano che la scoprì a Vulci negli anni Quaranta del 1800) della famiglia di Vel Saties, le scene dipinte sono cruente
Siamo a metà del IV sec. a.C., Roma aveva conquistato Veio, la guerra e gli orrori entrano anche qui.
Achille uccide i prigionieri troiani sulla tomba di Patroclo (Achille forse simboleggia gli Etruschi e i Troiani il popolo di Roma) ; assistono ,partecipando , due divinità etrusche: la dea alata Vanth con al collo due serpenti e il dio Charun dal livido incarnato (eccolo qua il Caronte dantesco!).

Mondo greco ed etrusco si mescolano in questa terribile immagine!

Ultimo cenno ad un'ultima opera: l'Arringatore
Aule Metelli, detto l'Arringatore, fine II inizi I sec. a.C. Bronzo, h.1,80 metri, Firenze, museo archeologico
Arte etrusca o romana?
Aule Metelli è un senatore romano: ha la toga, l'anello nell'indice sinistro che attesta il suo alto rango, i calzari tipici dei senatori, ma sul bordo della veste, la scritta dedicatoria è in alfabeto etrusco.
Mondo etrusco e romano si fondono: il realismo, caratteristica peculiare dell'arte etrusca passa a quella romana, la tecnica a cera persa si tramanderà anche questa al mondo romano.
E il gesto dell'allocuzione lo ritroveremo uguale uguale nell'Augusto di prima porta!

I due mondi sono diventati uno solo