Appunti
“neoclassici”
- 1738 Carlo III di
Borbone intraprende la campagna di scavi a Ercolano
- 1748 poi a Pompei
(la testimonianza di Plinio il giovane era nota, anche nel '500 si era cominciata, blandamente, una campagna di scavi, ma il successo di visitatori che a inizio Settecento aveva rivalutato Paestum, fa sì che si cominci seriamente a scavare)
- “Oggi (14 giugno 1740)
ha visto qualcosa che non si è mai letto e forse mai udito...
Un'intera città romana conservata sottoterra con tutti i suoi
edifici” Sir Horace Walpole
- In loco si recano
disegnatori provenienti da tutta Europa; c'è chi afferma la
supremazia dell'arte romana (Piranesi, per es o Robert Adam), chi
quella dell'arte greca
Punto di partenza: Vitruvio che aveva affermato che il sapere artistico era passato dagli Egizi, ai Greci che poi l'avevano passata ai Romani
- Album come “The ruins
of Balbec” di R. Wood, londra 1757
- Le Roy, “Les Ruins des
plus beaux monuments de la Grèce”, 1762
- o “Le antichità di
Ercolano esposte”, Napoli 1762 sono fonte iconografica
fondamentale per quello che noi si chiama neoclassicismo
- Così Roma- più che
Napoli, mal attrezzata, diventa la tappa primaria di un viaggio
verso il recupero dell'Antico: a Roma tutti convergono, da
Winckelmann a David ( vincitore nel 1776 del Prix de Rome ,
soggiorno all'Academie de France istituita nel 1666 daColbert,
ministro del re Sole) , da Mengs a Goethe (“Viaggio in Italia”
1786/89 ) e Canova.
- E tutti passano da Villa
Albani, voluta dal Cardinale omonimo il quale chiama il
bibliotecario Winckelmann (1717-1768)affinchè cataloghi i tanti reperti
antichi “sparsi” nel giardino.
- 1755 , "Pensieri sull'imitazione dell'arte greca", scritto a Dresda
Con questo "bagaglio" arriva a Roma al servizio del cardinale Albani - e nel 1763 pubblica "La storia dell'arte presso gli Antichi"
1) Stile primitivo (leggi kouroi)
2) Stile sublime (leggi Fidia)
3) Stile bello (leggi Prassitele e Lisippo)
4) Stile dell'imitazione (leggi ellenismo e arte romana)
- Chi dei contemporanei "sposa" la perfezione? Mengs (1728-1779) che frequentava Villa Albani, ma SE avesse conosciuto Canova, lui sì che sarebbe stato il protagonista del "vero stile"
- In cosa consisteva il metodo Winckelmann? sul confronto delle opere ( anche se W. cade nell'equivoco di considerare le statue di marmo originali e non copie romane) e nel considerare la "nobile semplicità e quieta grandezza" come un valore fondamentale ( si tenga presente che l'arte ai tempi di W. era rococò, arzigogolata, con linee curve, insomma l'esatto contrario di quanto affermava il prussiano).