Eppure ha un suo fascino, come molte opere patinate di questo prolifico artista
Nicolas Poussin, Sacra famiglia in Egitto, olio su tela, cm, 105x145, 1655-57
Ermitage, San Pietroburgo
Il committente era Pierre de Chantelou, ricco mecenate e vecchia conoscenza di Poussin; più volte Chantelou aveva difeso e protetto il pittore, inviso agli artisti della corte di Luigi XIII (e di Richelieu e Mazarino)
Lo schivo Poussin preferiva di gran lunga la vita romana e qui, all'età di sessanta e passa anni, dipinse questo gioiellino
L'episodio della fuga in Egitto è ripreso dal vangelo dello pseudo Matteo e solitamente la sacra famiglia è accompagnata da figure angeliche
Così l'aveva dipinta nel 1627, così la dipingerà nel 1657
Nicolas Poussin, la fuga in Egitto, olio su tela, cm 97x133, 1657, Lione, Museo di Belle Arti
Qui invece la Madonna, san Giuseppe e il Bambino sono accolti da un ragazzo e due ragazze che offrono cibo ed acqua ai fuggiaschi; la scena è ambientata in una piazza di una città egizia.
L'accuratezza storica si nota nei costumi, nelle ambientazioni che rendono abbastanza plausibile un contesto delle antiche provincie romane della Palestina e dell'Egitto.
Sullo sfondo l'artista dipinse un corteo di sacerdoti diretti al tempio di Serapide , mentre trasportano un'arca con delle reliquie.
Il tetto a spiovente dell'edificio al centro , rimanda all'architettura romana; lo stesso Poussin descrive a Chantelou l'opera, affermando di aver preso spunto dal mosaico romano del Tempio della Fortuna a Palestrina(si noti il particolare in basso a destra)
Mosaico del Nilo, II sec.a.C., cm431x585, particolare
Museo archeologico prenestino, Palestrina
In alto, sui tetti di edifici in rovina , nidificano gli ibis, uccelli sacri della tradizione egizia
Qui Poussin ha abbandonato la natura d'Arcadia ed è come se , negli ultimi anni della sua carriera artistica, volesse cercare altri sbocchi pittorici a favore di un'adesione alla pittura di storia (che grande fortuna avrà nel Settecento) che allora era di nicchia.
Inoltre la semplicità del momento- si potrebbe addirittura dire l'umanità dell'episodio è -chissà- un riferimento a quanto a lui era accaduto.
Osteggiato in Francia, Poussin trova pace, affetti e solidarietà in Italia.
Non contano differenze di credo o di luoghi ; la gentilezza e l'accoglienza nei confronti di chi fugge sono il "luogo dei miracoli"
Una nuova Arcadia
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