venerdì 11 aprile 2014

Essere espressionisti. La Germania

"La pittura è l'arte che rappresenta su di un piano un fenomeno sensibile.Il mezzo della pittura è il colore, come fondo e linea. Il pittore trasforma in opera d'arte la concezione sensibile della sua esperienza. Per mezzo di un continuo esercizio impara ad usare dei suoi mezzi. non ci sono regole fisse per questo. Le regole per l'opera singola si formano durante il lavoro, attraverso la personalità del creatore, la maniera della sua tecnica e l'assunto che si propone. Queste regole si possono cogliere nell'opera compiuta, ma mai si può costruire un'opera sulla base di leggi o modelli."
                                                                             Ernst Ludwig Kirchner, Cronaca dell'unione artistica                                                                                Die  Brucke, 1913

E così un manipolo di studenti di architettura di Dresda, nel giugno1905 si riuniscono per dare vita alla prima avanguardia storica del Novecento, Il Ponte.

  • I loro nomi? Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Fritz Bleyl, Karl Schmidt Rottluff, a cui si aggiunse successivamente il poetico Emil Nolde.
  • La loro arte? Violenta nei colori e nelle scelte pittoriche, arte contro la società e la cultura borghese, arte pronta a far cadere le vecchie barriere fra chi produce e chi fruisce l'arte: l'esperienza avrebbe dovuto essere comune e totalizzante!
  • I loro modelli? Certo Van Gogh, certo Munch, ma  certo anche  i duri e realisti fiamminghi. Passando per l'amato Rembrandt...
  • Il loro scopo? semplicemente"cambiare il mondo"....
Il gruppo è aperto, le esperienze pittoriche da condividere, i tratti comuni sono la predilezione di colori acidi e violenti, come si può notare nel Ritratto di Rosa Schapire di Schmidt Rottluff del 1911, oggi a Berlino, Brucke -Museum
o in Marcella di Kirchner, del 1910, nello stesso museo
in cui il colore dominante, un verde acido, stempera la dolcezza delle linee curve del gatto bianco acciambellato e della schiena della triste ragazza pensosa. La voluta instabilità è sapientemente ottenuta dalla prospettiva innaturale del pavimento in fondo al quale, ad accentuare l'idea di squallore, il pittore posiziona quattro bottiglie.
  • Altro tema  è quello della città, odiata e amata, tentacolare e incline alla solitudine, affollata  e distorta.
Come in Nollendorfplatz, opera di Kirchner del 1912 Berlino Stiftung Stadtmuseum, opera tutta giocata su due colori, blu e giallo la cui mescolanza dà il verde e sulle diagonali create dagli autobus
o ancora in Potsdammerplatz del 1914, Berlino Neue Nationalgalerie in cui l'eleganza delle due magre donne è "esposta" grazie all'isola circolare su cui loro sono posizionate. 
E il motivo elegante e compiuto del cerchio è ripetuto nella veletta della donna di profilo, nel palazzo dietro di lei, nell'orologio sui portici


Caso diverso è quello di Emil Hansen, che scelse come pseudonimo il nome della sua città natale, Nolde appunto.
L'amore per Gauguin, Van Gogh, Munch è per Nolde un mix di misticismo e visioni. La protagonista assoluta è la Natura in cui la presenza dell'uomo è assente
Emil Nolde, Sole tropicale,1914, Seebull, Fondazione Ada e Emil Nolde
E qui è il colore, non il disegno, a creare la forma.
Ormai è il 1914, scoppia la guerra, molti di loro partiranno per il fronte.
L'esperienza del Ponte è terminata, ma la violenza espressiva sarà raccolta dalla seconda generazione dei tedeschi.

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